venerdì 29 giugno 2012

les chats




Les amoureux fervents et les savants austères
Aiment également, dans leur mûre saison,
Les chats puissants et doux, orgueil de la maison,
Qui comme eux sont frileux et comme eux sédentaires.
Amis de la science et de la volupté
Ils cherchent le silence et l'horreur des ténèbres;
L'Erèbe les eût pris pour ses coursiers funèbres,
S'ils pouvaient au servage incliner leur fierté.
Ils prennent en songeant les nobles attitudes
Des grands sphinx allongés au fond des solitudes,
Qui semblent s'endormir dans un rêve sans fin;
Leurs reins féconds sont pleins d'étincelles magiques,
Et des parcelles d'or, ainsi qu'un sable fin,
Etoilent vaguement leurs prunelles mystiques.

Charles Baudelaire

giovedì 28 giugno 2012

avanzi di balera



L'amica R. mi aveva chiesto un'immagine per un cd che alcuni suoi amici avevano registrato con le loro musiche, e che dovevano portare in tournée in Giappone.
Il lavoro doveva essere fatto in un lampo, però il tema era interessante: canzoni della tradizione italiana, (tra le quali - tenetevi forte - tuca tuca) reinterpretate in chiave jazz.
Per l'immagine, ho pensato ad alcuni film che ho visto in tempi più o meno recenti, ma che secondo me rendono bene l'immaginario legato alla musica popolare (il mio immaginario, per lo meno):
penso alla scena di Pane amore e... in cui una sexissima Sphia Loren balla il mambo con Vittorio de Sica, o al film dolceamaro nel quale Fabio de Luigi interpreta un cantante di liscio un po' sfigato, ma soprattutto alla scena meravigliosa che conclude Pane e tulipani di Silvio Soldini, con lei che suona la fisarmonica e la gente che balla in strada, a Venezia.


Mi piacerebbe che dal disegno trasparisse un po' di quell'atmosfera...









martedì 26 giugno 2012

celebrità


momento di estiva celebrità per manidoro!
da ieri ci trovate sul numero di shop in the city, in giro per torino e online qui: 


grazie all'appassionata i. che ci ha scovati e messi in vetrina!


martedì 19 giugno 2012

i love (work)shoppping


Nel weekend, non pago delle 12 ore passate chiuso in studio ogni giorno della settimana scorsa, corso intensivo di serigrafia di inamorarti.
Fortunatamente valeva la pena e si imparavano tante cosette, (non ultima delle quali, ad apprezzare la cucina vegana dalla quale mi ero sempre tenuto prudentemente alla larga).
Essendo alle primissime armi era un po' difficile produrre dei capolavori (o comunque qualcosa di anche solo vagamente tollerabile), però alla fine ero contento dei miei lavoretti come di un bambino che impara a usare i pennarelli.



le mie prime serigrafie!








Ad ogni modo, per non lasciare che queste utili lezioni si appassiscano nell'arido terreno di una microcasa, priva di telai, lampade uv e soprattutto di metri quadrati, ecco un utile link per il piccolo serigrafo di buona volontà.

Il fascino discreto della serigrafia.




lunedì 18 giugno 2012

non sarà una Trifari

oggi vi presento una spilla che mi sono realizzata per grandi occasioni.
eccola, utilizza i tessuti dell'abito che mi sto confezionando (UAU!).


Come recita il titolo del post, non sarà una Trifari ma in qualche modo è come se ne riprendesse un po' lo spirito. Mr Trifari sbarcò nel 1904 a Ellis Island essendo partito qualche mese prima da Napoli.  Lì creò la Trifari&Trifari che proponeva alle americane gioielli realizzati con materiali alternativi ai prezioni, quindi accessibili. Leghe al posto dell'oro, finte gemme, perline e cristalli al posto delle pietre prezione. Gioielli finemente pensati e realizzati che hanno illuminato vedettes e segretarie nei primi decenni del '900. Tra le collezioniste illustri la torinesissima Patrizia Re Rebaudengo, e del resto secondo Vogue, il gioiello Trifari è un must have per i collezionisti di costume jewellery.

Bene. Io non ce l'ho, ma sopravvivo.
Tuttavia mi metto la mia di spilla che, come quelle di Mr Trifari, è realizzata con materiali alternativi: cartone, stoffa, fili di rame, silicone, finte pietre e colla.

Vi piace? 

mercoledì 13 giugno 2012

vestivamo alla marinaretta

completo marinaretto per il nuovo arrivato francesco.
benvenuto nella nostra fantasiosa famiglia!
dalla tua cugina r.


lunedì 11 giugno 2012

domenica 3 giugno 2012

ciliegie in ferrovia

aggirandomi per il mercato di corso racconigi mi sono imbattuta in un cartello che recitava ciliegie ferrovia. come non fermarsi? da questa sosta la ricetta di oggi: mousse di ricotta con ciliegie ferrovia e nocciolini di chivasso.

ingredienti: 250 g di ricotta fresca, 4 cucchiai di zucchero, 250 ml di panna fresca, limoncello un po'
400 g di ciliegie ferrovia, 3 cucchiai di zucchero. nocciolini di chivasso

lavora la ricotta con lo zucchero e il limoncello. monta la panna e uniscile la ricotta mischiando con un movimento lento dal basso verso l'alto. in un pentolino metti le ciliegie snocciolate con 3 cucchiai di zucchero e falle andare a fuoco lento fin quando saranno appassite. poi frulla e fai raffreddare per bene.

 quando il tutto sarà ben freddo metti in un bicchierino uno strato di ciliegie, uno di mousse e un po' di nocciolini.

incontro al bicchiere fra puglia e piemonte. 

* s l u r p *


venerdì 1 giugno 2012

diamonds are a girl's best friend

"Nel segreto del suo gabinetto di Harley Street, uno dei miei amici, specializzato in chirurgia cranica, un giorno aprì un Inglese. 
Vi scorse dapprima una corazzata di Sua Maestà, poi un impermeabile, una corona regale, una tazza di tè, un dominion, un poliziotto, lo Statuto del Reale e Antico Golf Club di St. Andrews, un soldato del Reggimento dei Coldstream Guards, una bottiglia di whisky, la Bibbia, l'orario Calais-Mediterraneo, un'infermiera dell'Ospedale di Westminster, una palla da cricket, un po' di nebbia, un lembo di terra su cui non tramonta mai il sole, e bene in fondo nel suo subcosciente, tappezzato d'erba secolare, un gatto a nove code e una scolaretta con le calze nere. Meno spaventato che cosciente di aver com-messo una deplorevole indiscrezione egli non chiamò né Scotland Yard né la Squadra del Buoncostume: richiuse.
E si limitò a constatare che tutto ciò formava un Inglese veramente buono".

P. DANINOS,  il  carnet del maggiore Thompson, ELMO  Milano 1955


Non ho mai fatto mistero del fatto che A D O R O la regina, il té e tutto ciò che può indurre anche solo lontanamente a pensare alla Gran Bretagna. 
Sìsì va bene Parigi, va bene Barcellona (che amo), van bene New York e Berlino, ma il posto che rimane sempre nel mio cuore, la mia meta spirituale, è sempre lei, Londra.

Questo weekend le regina celebra il suo giubileo di diamante e io sarò al mare quindi non lo potrò vedere (né in tele  di persona); lo celebro qui e allego alcune righe di un (altro) libro che ho letto da poco e mi ha fatto molto ridere:

"D'un tratto, nell'arco di un istante, mi resi conto cos'era che amavo della Gran Bretagna — e cioè tutto. Ogni piccola cosa, buona o cattiva: la Marmite, le sagre paesane, i vicoletti, la gente che dice « Non ci possiamo lamentare » e « Sono terribilmente spiacente, ma... », le persone che si scusano con me dopo che io le ho distrattamente urtate con il gomito, il latte nelle bottiglie di vetro, i fagioli sul pane tostato, la fienagio-ne a giugno, l'ortica, i moli sul lungomare, le cartine Ordnance Survey, le borse dell'acqua calda come beni di prima necessità, le domeniche piovigginose. Tutto. Che luogo magnifico. Maledettamente assurdo, certo, ma assolutamente adorabile. In quale altro paese, dopotutto, avrebbero potuto chiamare delle località con nomi come Too-ting Bec e Farleigh Wallop, o avere un gioco come il cricket che dura tre giorni eppure non sembra cominciare mai? Quale al-tro paese non troverebbe assolutamente nulla di strano nel far indossare ai propri giudici dei parrucchini o nel far sedere il Lord Cancelliere su una cosa chiamata Woolsack, sacco di lana, o andrebbe fiero di un suo ammiraglio il cui ultimo desiderio in punto di morte era di farsi baciare da un tipo di nome Hardy (...)? Quale altra nazione al mondo avrebbe potuto darci William Shakespeare, i tortini di maiale, Christopher Wren, il Windsor Great Park, l'università per corrispondenza, i forum radiofonici sul. giardinaggio o i digestive al cioccolato? Nessuna, ovviamente".

B. BRYSON,  Notizie da un'isoletta, GUANDA , Parma 2004