mercoledì 14 novembre 2012

urban zia

Già in altre occasioni ho decantato le lodi della spilla.
Impreziosisce senza riempire, dettaglio di stile che può fare la differenza.
Ebbene a coloro che ancora pensano che si tratti di un bijou da vecchia zia voglio dire che è giunta l'ora di ripensarci!


Nessun limite alla fantasia, la spilla va ovunque: classica sul bavero, chic sul cappello, british sulla gonna. ma anche nuova sullo chignon, ingegnosa sulla cintura, furba sul foulard o ammiccante sulla scollatura. 



Gli esempi illustri proprio non mancano. Facile andare ritroso sognando le gioie di Jackie Kennedy Onassis o quelle di Joan Crawford. Ma per stare nel presente potremmo citare la francese Lea Stein o spingerci fino a Consuelo Castiglioni che disegna per Marni delle spille molto contemporanee ma con quel certo non so che da urban zia che a me piace proprio.

Non sto nemmeno a dirvi che la spilla è la mia nuova ossessione! Queste sono alcune delle ultime che ho fatto, rimaste nella mia collezione o date in dono a care amiche.

insomma, altro che vecchia zia, urban zia!

giovedì 8 novembre 2012

più bello il fiore

Più bello il fiore cui la pioggia estiva
lascia una stilla dove il sol si frange;
più bello il bacio che d’un raggio avviva
occhio che piange.

G. Pascoli



Progetto selezionato nel contest di printaboutme!
la cosa mi lusinga parecchio, anche perché la giuria era davvero top: dico solo che tra i membri figura nientemeno che Isidro Ferrer che amo incondizionatamente.

Adesso dovrò stampare il mio disegno avvalendomi dell'ottimo personale dell'officina Inamorarti, dove frequentai il bel corso di serigrafia la scorsa primavera.
Poi le opere saranno esposte e vendute.

E io vi obbligherò a comprarle.

















Questi erano i miei primi esperimenti con i gessetti (anzi i secondi, vedi qui ), 
che ho scartato, ma che rimontati mi sembra che abbiano in fin dei conti un loro perché.

Ciaociao





lunedì 5 novembre 2012

cicciottella è una bambina



Cicciottella e' una bambina fatta a forma di bignè
Che non vuol diventare un grissino più magro di te, TIE’!

così cantava Loretta Goggi prendendo a prestito le parole da  Lauzi , Caruso e Baudo. era il 1979 e la canzone sarebbe finita in uno di quei 45 giri che io ho consumato durante la mia infanzia. e il bignè è proprio uno dei miei dolci preferiti. in questo caso in forma di zeppolona. ma cominciamo con la ricetta. 



per la pasta bigné: 225 g di farina 00, 375 ml di acqua, 150 g di burro, 6 uova, 1 pizzico di sale per la crema classica: 1 litro di latte intero, 8 tuorli, 8 cucchiai rasi di zucchero, 4 cucchiai colmi di farina 00, la scorza di un limone
suggerisco di cominciare dalla crema in modo da farla raffreddare un po'. si montano i tuorli con lo zucchero per bene, si aggiunge la farina. a parte si fa bollire il latte. si versa il latte sul composto, e si aspetta che il composto salga a galla. si mescola bene sul fuoco e si porta a ebollizione. si aggiunge alla fine la scorza di un limone.

passiamo ala pasta bignè. è una pasta particolare che si cuoce due volte: prima sul fuoco, poi in forno. 
si mette a bollire l'acqua con il burro e un pizzico di sale. appena l'acqua bolle, si unisce la farina ben setacciata. si mescola rapidamente per evitare i grumi. rimettendo il tegame sul fuoco si gira l'impasto fino a quando non sia diventato una palla omogenea che si stacca dalle pareti. a questo punto si toglie dal fuoco e in un contenitore si uniscono le uova una ad una (non se aggiunge un'altra prima che la precedente non sia perfettamente assorbita). per fare la zeppolona: si crea sulla placca un anello della dimensione desiderata fatta con una sacca da pasticcere (con più anelli affiancati) . 
attenzione alla cottura: si riscalda il forno in modalità ventilato a 220. si mette poi in modalità statico e si cuoce a 220 per 15 minuti. poi si abbassa a 190 e si cuoce così fino a quando i bignè (o la zeppola) non siano dorati.si spegne e si lasciano in forno con lo sportello leggermente aperto per 15 min facendo raffreddare lentamente.
infine, una volta che la zeppola è fredda si taglia a metà e si guarnisce con la crema. io ho aggiunto un po' di panna montata e come guarnizione panna e piccoli bignè riempiti di panna.
mi sembrava il degno coronamento per un dessert degno di cicciottella