giovedì 29 marzo 2012

coccodè



la nina col ponchetto manidoro ricevuto per i suoi quattro anni. ambientazione bucolica. coccodè

mercoledì 21 marzo 2012

so di nulla sapere



Oggi mentre preparavo un biglietto per la laurea di A. mi è venuto in mente un libro che ho letto e riletto ai tempi del liceo e ogni volta mi fa sempre ridere: 


“ Quel fanfarone “ mormoravano “ si vantava tanto del figlio. Tò, piglia su.”
E facevano un gesto volgare.
Un giorno scoppia la bomba: Socrate ha aperto una scuola per conto proprio.
Lo scandalo fu grande.
“ Quale impudenza!” dicevano alcuni.
E altri:“ All’anima dello sfacciato. Dichiara egli stesso di non sapere niente e pretende persino di tener cattedra”.
Qualcuno scuoteva il capo.
“ Dove siamo arrivati. Oggigiorno montano in cattedra persino quelli che confessano di nulla sapere.”
“ Ma io vorrei sapere che cosa insegna, se non sa niente” osservava qualche altro.
Più d’uno cercò d’informarsi e tornò strabiliato.
“ Pare “ disse “ che insegni l’unica cosa che sa: di nulla sapere.”
“ Ma questo l’ho so insegnare anch’io” dicevano gli altri. “ E non c’è bisogno di andare a scuola per impararlo.”
“Anzi, è una cosa che si impara meglio non andando a scuola, che andandoci.”
“ E poi cosa interessa agli altri questa nozione? Sono affari suoi. Quando uno ha imparato che Socrate non sa nulla, s’è fatta una bella cultura. Alla larga. Io, i miei ragazzi non li manderei mai a studiare da Socrate.”
Non vi dico poi quel che avvenne quando si seppe che Socrate era stato incluso in una terna per le nuove nomine all’Accademia di Atene e che aveva buone probabilità di essere eletto.“ Bè, sentite, “ dicevano tutti “finora accoglievano delle nullità, ma adesso addirittura gli ignoranti. 
Addirittura quelli che confessano d’essere ignoranti, che , anzi, lo proclamano e se ne fanno un vanto.”
Incoraggiati, i genitori cominciarono a dire:
“ E’ inutile mandare i ragazzi a scuola. Un ragazzo disse in famiglia:
“ Io ho studiato, so molte cose.”
E i genitori:
“ Non ti far sentire. Vuoi essere bocciato?”E a un ospite che si trovava presente alla scena e che, non avendo capito, domandava: “ Che cosa ha detto?”  risposero per minimizzare:
“Niente, niente, ha scherzato”.



A. CAMPANILEVite degli uomini illustri; BUR Milano, 1979 








domenica 18 marzo 2012

una borsa tutta per lei

La piccola singer, ricevuta su richiesta dai genitori per il compleanno della maggiore età, dormiva stancamente stretta in una polverosa scatola di cartone. Il triste involucro riportava il mio nome scritto a pennarello, segno indelebile dei numerosi traslochi tra la Puglia, la Francia e il Piemonte.
Fabbricarle una piccola casa portatile, come il guscio di una lumaca, mi avrebbe permesso di portarla in giro, liberandola dall'ingombrante fardello.


E borsa sia! per dirla con v. una borsa tutta per lei.


giovedì 15 marzo 2012

giovinette,giovinetti e lupi pericolosi



"La storia di Cappuccetto Rosso fa vedere ai giovinetti e alle giovinette, e segnatamente alle giovinette, che non bisogna mai fermarsi a discorrere per la strada con gente che non si conosce: perché dei lupi ce n'è dappertutto e di diverse specie, e i più pericolosi sono appunto quelli che hanno faccia di persone garbate e piene di complimenti e di belle maniere." 
Cappuccetto rosso di Charles Perrault nella traduzione di Carlo Collodi





giovedì 8 marzo 2012

delirious new york

"Gogo aveva lasciato alla madre il suo cagnolino, Popcorn. Schiap lo portava a fare interminabili passeggiate a Central Park o lungo le strade di New York, che sembravano dei tunnel, e di tanto in tanto, quando era stufa della gente e perfino dei camerieri si procurava la cena in quella splendida istituzione chiamata "Il paradiso dell'hamburger", dove comprava due hambuerger, uno per lei e uno per il cane".


E. SCHIAPARELLI,  Shocking life; Alet, Padova 2008




Ultimamente ho un desiderio matto, ed è quello di tornare a New York.

Ci vorrei tornare solo per qualche giorno, perlatro con un fine culturale di altissma levatura: vedere due mostre che hanno aperto da poco e che mi sembrano imperdibili.
Una è "Schiaparelli and Prada: impossible conversations" al Met, che non necessita commenti presentandosi da sé come un evento meraviglioso.
L'altra, "The Greatest Grid: The Master Plan of Manhattan, 1811-2011": racconta, attraverso mappe, foto e documenti come Manhattan sia passata nel tempo dall'essere uno sfigato villaggio per immigrati a diventare la grande mela.

Vorrei inoltre andarci gratis.
E' per questo che da mesi cerco incessantemente "win a trip to New York" su tutti i motori di ricerca del web, e per adesso ho trovato solo un concorso di un discount dove ho speso 20 euro in salse per hamburger, e uno di McDonalds gentilmente sponsorizzato dalla cara B (ma questo l'ho già perso).
Il 9 marzo estraggono il vincitore del viaggio: spero tanto di essere io.

Del resto me lo merito.






domenica 4 marzo 2012

crostata di crema, profumo d'infanzia



uno di quei profumi che ti ricordano l'infanzia, una sorta di personale ricetta à la recherche du temps perdu:

per l'impasto: farina 300 g, zucchero 125 g, 1 uovo, burro 90 g, lievito mezza bustina, latte qb, limoncello un goccio

per la crema: latte 500 ml, uova 4, zucchero quattro cucchiai rasi, farina due cucchiai colmi

e poi le amarene...