domenica 16 dicembre 2012

votantonio

per coloro che ancora non ci conoscono eccoci in tutto il nostro splendore!
venerdì sera tutte e quattro le mani d'oro testimonial d'eccezione per la campagna a favore della Casa del Quartiere. Mi spiego meglio. La casa del quartiere partecipa al bando che fare, in palio un premio da 100.000 euro!

La casa del quartiere è anche un po' casa mia e casa di tante persone, di tante attività, ti tante idee. 
E quindi, come direbbe qualcuno, per questo questo e questaRtro motivo VOTATE TUTTI la Casa del Quartiere!
 

mercoledì 12 dicembre 2012

souvenir de Barcelone



Y te acercas, y te vas
después de besar mi aldea.
Jugando con la marea
te vas, pensando en volver.
Eres como una mujer
perfumadita de brea
que se añora y que se quiere
que se conoce y se teme

J.M.Serrat* , Mediterraneo






E pensare che io non ci volevo nemmeno andare.
Quando mi toccò in sorte, l'unico pensiero era "io voglio andare a Londra": l'idea dei tori, delle discoteche col bagno di schiuma, dei sombreri e della sangria non solo non mi aveva mai allettato ma mi atterriva proprio, soprattutto davanti alla prospettiva di doverci trascorrere quasi un anno.
Dopo tre mesi, pensavo solo che avrei voluto tornare a casa, poi è successo qualcosa.
E non sarei mai più voluto andare via.

Adesso che son qua, ci penso sempre.

L'amica E. mi aveva proposto un po' di tempo fa di mandarle un disegno per una mostra, in cui esporre cose mandate da gente che ha vissuto a Barcellona e che ha dovuto andar via.
Io ho pensato di fare un riassunto delle cose che mi vengono in mente quando ci penso.

Fra un po' ci torno. sono tanto contento.



*ringraziamo il nostro amico sr. Mar, raffinato ed attento lettore, che ci ha fatto notare come avessimo attribuito il testo ad a. Pla, quando invece era di J.M.Serrat. 



lunedì 10 dicembre 2012

buy a fucking book

L'altro giorno sentivo alla radio che si sta facendo di tutto per far "aumentare i consumi": una cosa che mi ha fatto molto pensare.

Intendiamoci: personalmente non sono mai stato un fan della fricchettonaggine, del NO LOGO e della vita nei boschi, però in questi ultimi tempi mi sto convincendo sempre di più che un modello di vita che tara il benessere su quanto siamo in grado di consumare sia davvero triste.

È il capitalismo, baby. 

Va benissimo, ci siamo nati e cresciuti dentro, e non ho certo alcuna alternativa verosimile da mettere sul banco, né sono sicuro che ci sia davvero qualcuno che ne abbia una.
In questi giorni, che sono i miei preferiti di tutto l'anno, trovo un po' difficile tenersi fuori dal mambo di panettoni, pubblicità e regali: a me del resto qualcuno piace anche farlo (e riceverlo).

In fin dei conti, se non fosse così difficile azzeccare un regalo così intimo e personale, suppongo che un (bel) libro risolverebbe tanti problemi.




mercoledì 5 dicembre 2012

Il mondo, Chico. E tutto quello che c'è dentro


Poi, tuonate un paio di bestemmie in romagnolo, abbatté la sua ira sul mappamondo 
cheregnava da anni sulla sua scrivania. Sollevò il globo a due mani e se lo portò
davanti al volto, fissandolo con odio. «Dov’è il Brasile?» ringhiò, quindi,
sotto lo sguardo attonito dei gerarchi, provò a mordere l’America del Sud.
«Così vi fate male, Eccellenza» intervenne, turbato nel profondo, il pupillo
Pavolini.

Il Duce continuò a smascellare, sforzandosi d’intaccare coi denti la superficie
levigata del globo, allora il capo della Milizia iniziò a scuoterlo dolcemente,
come un fanciullo che voglia ridestare il genitore da un brutto sogno.

«È una scena orribile» sentenziò Balbo, non appena si fu riavuto dallo stupore.






Questa sera, alla galleria VAN DER Enrico Brizzi (Jack Frusciante, per intenderci) presenterà il suo nuovo libro, Lorenzo Pellegrini e le donne; per l'occasione quelli di Printaboutme hanno organizzato un'altra mostrina per la quale hanno chiesto ad alcuni illustratori (tra cui me!) di fare un disegno ispirato a una delle vicende del racconto.
Io, avendo accumulato nelle mie ripetute visite al Balôn una serie ben nutrita di cartine, manuali di ginnastica, quaderni delle elementari degli anni '50 e altre amenità, ho pensato di fare un collage.

Devo ammettere che l'idea di fare un disegno che avesse come soggetto nientemeno che il duce mi ha un po' messo in difficoltà (soprattutto al momento della ricerca di immagini su google, e il loro salvataggio in una cartella apposita: brrrrr), però alla fine sono abbastanza contento del lavoro finito!

Qui di seguito un po' di inquietanti prove, prima di arrivare alla soluzione finale (sic.).





paura 1




paura 2



paura 3






Se stasera non sapete cosa fare ci vediamo in galleria.