mercoledì 22 maggio 2013

cucire

*cuci un pezzo di stoffa, cuci un brano di lettera, cuci un’iniziale: in quel mezzo-punto non entra il vento* 
antonella anedda, la vita dei dettagli

nei momenti più intensi, in quelli nei quali la vita sembra troppo piena e sempre di corsa *cucire* rappresenta un approdo. silenzioso, mio, colorato, quasi zen. produrre piccoli oggetti ha il vantaggio di progetti che durano una sera o poco più, regalandoti qualcosa che pochi giorni prima non immaginavi.

ecco il progetto *tommaso*: pantalone arabo, scarpine e bavetta.


continua antonella andedda: *quand’ero piccola, tutte le donne di casa maneggiavano aghi. Mi hanno sempre affascinato gli aghi, hanno un potere magico. l’ago serve a ricucire gli strappi. è una richiesta di perdono. non è mai aggressivo, non è uno spillo*
anche io da piccola avevo intorno tanti aghi. il mio bisnonno, paolo, cuciva per mestiere ad alti livelli e una nostra vicina aveva un laboratorio sartoriale in casa, con alcune giovani lavoranti. aghi, fili, bottoni, nastri, tessuti attraversavano la mia immaginazione di bamina curiosa. e di là nasce la passione e resta salda negli anni.


anche per Antonella Anedda l'atto di cucire ha importanza tangibile, quasi da esorcismo, e a questo atto è intitolata la sezione centrale del suo libro di poesia, salva con nome. un altro suo lavoro si intitola la vita dei dettagli.

io come al solito mi perdo fra i ritagli e un po' mi ritrovo per le strade del mio amato e, in questi giorni ventoso, paese. è il luogo di elezione per fare emergere i ricordi e risvegliare l'amore per le mie passioni, i legàmi, i dettagli che sono fondamentali.e ritrovando gli amici, le strade, gli oggetti emergono chiare e stese al sole le passioni: cucire (e non solo).


ps: le foto, quelle belle, sono dell'infallibile fotònico!


1 commento:

  1. mi permetto di lasciar un commento per dirvi che mi mancate...
    e colgo l'occasione per augurarvi "une belle rentrée!" ciao ciao, Patrizia

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