Quello del *progettare* è un gusto molto speciale. Negli anni
ho capito che è uno dei fil rouge della mia vita, che va ben al di là di un titolo di
architetto. È qualcosa che mi accompagna sin da piccola. Il piacere di inseguire
un’idea, sceglierla fra le altre mille che ti frullano in testa e darle
concretezza. E a quel punto prendere un foglio, fare uno schizzo e cercare
soluzioni, possibilità, materiali.
Solo dopo nel caso del cucito si passa ad un vero o e
proprio disegno tecnico, squadre e matita alla mano. Arrivare a maneggiare il tessuto è una conquista. Il resto è
storia di forbici, impunture, cuciture, prova e riprova. in questo caso sono partita da ipotesi teoriche, nessun modello, solo idee.
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