"Varcata la breccia di Porta Pia (1870) gli indiani si imbatterono in molti problemi di carattere politico, geografico e ferroviario, tutti insolubili.
La letteratura non poteva non riflettere questo momento di notevole perplessità.
In Giosuè Carducci l'India nuova trovò la sua voce; la sua bellezza era la bellezza del suo popolo, la sua forza brutale era largamente condivisa. Il comune senso del pudore, la cupidigia verbosa, il gusto del travestimento e il patriottismo della sua poesia sono l'eco stessa di quel nuovo e complesso essere che sorgeva: il cittadino indiano".
J.R. WILCOCK "I due allegri indiani", Adelphi Milano 1973*
Ho riposto gli addobbi natalizi un po' in ritardo quest'anno, anche se con la neve di questi giorni mi sarebbe venuta voglia di ripiazzarne almeno qualcuno.
Già che c'ero ho tolto anche la bandiera che avevo appeso lo scorso anno sul minibalcone.
Quando, imbevuto di spirito patriottico, la comprai e collocai, P. obiettò che si dovrebbe celebrare tutti i giorni il nostro Paese, non solo una volta ogni tanto.
A me però sembra che festeggiare il proprio compleanno tutti i giorni sarebbe come non celebrarlo mai.
Lo scorso anno a me è sembrato bellissimo che tutte la case avessero la loro bandierina appesa al balcone, mi faceva pensare che a questo Paese che ci ha tutti i suoi problemi c'erano ancora ancora tante persone che volevano bene.
e per il momento gliene voglio ancora anche io.
*leggetelo: è pazzesco
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